Brand Naming? Ecco i 5 punti per crearlo passo per passo

Oltre a produrre una bella idea, la creazione di un Brand Naming deve passare per un processo definito. Scopri come crearlo efficacemente.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO
15 Aprile 2024

Studiare, ideare un naming è il primo passo verso la realizzazione di un Brand.

Inoltre, non scordiamoci che ricopre un ruolo di estrema importanza, perché è il primo punto di contatto con il tuo target di riferimento.

Di conseguenza più sarà forte, impattante e più verrà ricordato nel tempo.

Il processo segue una logica ben precisa che consta di 5 punti:

  1. Creazione di una rosa di nomi
  2. Ricerca online per evitare omografia e omofonia
  3. Ricerca di account e hashtag sui social 
  4. Ricerca del dominio internet
  5. Ricerca sul registro marchi e brevetti

Ma vediamo il processo nel dettaglio.

Il processo creativo del Brand Naming

Da sempre il processo creativo dell’ideazione di un nome di fantasia per l’ambito commerciale è uno dei più entusiasmanti.

Negli anni, con la saturazione del mercato e con il conseguente sviluppo di quello globale si è aggiunto un coefficiente di sfida non indifferente.

Non si può più pretendere di farsi venire semplicemente una “bella idea” e procedere con la realizzazione della comunicazione.
Ci sono una serie di canali che vanno presi in considerazione e monitorati.

Il nostro approccio al Brand Naming ad esempio segue un processo ben preciso.

1. CREAZIONE DI UNA ROSA DI NOMI

Questo parte dalla creazione di una rosa di nomi che abbiano una serie di caratteristiche:

– devono essere adatti al target di riferimento (evitare l’inutile anglicismo del caso) e alla categoria merceologica
– devono essere il più semplici possibile
– possibilmente devono essere una singola parola facile da scrivere e da pronunciare
– naturalmente devono essere (irrinunciabilmente) memorabili.

2. RICERCA ONLINE PER EVITARE OMOGRAFIA ED OMOFONIA

Di solito per evitare di “inciampare” in partenza, è utile corredare questa fase creativa con una ricerca su internet per “scremare” ed evitare errori grossolani. Tenere aperto un browser e vedere cosa la rete associa a quella parola può evitare futuri inconvenienti (non vorremmo certo che il nostro nuovo brand ricordi qualche altro noto marchio o che riporti a significati imbarazzanti in qualche altra lingua).

3. RICERCA DI ACCOUNT E HASHTAG SUI SOCIAL

La rosa di nomi si sarà ridotta, ma noi procediamo con l’indagine sui canali social.
Andremo a controllare sia il nome dell’account che gli hashtag.
Non è strettamente necessario che siano “liberi”, valuteremo ad esempio la necessità di specificare qualche caratteristica.
Ad esempio sapendo che esistono molte pizzerie “Bella Napoli” potrebbe essere utile specificare che si trovi ad esempio a Roma (@bellanapoliroma).

4. RICERCA DEL DOMINIO INTERNET

Segue il sito internet.
Ci accertiamo che il dominio non sia già stato acquistato da altri.

Alla fine di questo processo la nostra rosa si sarà ridotta di molto e ci troveremo con una ristretta quantità di naming.

Ed è a questo punto che presenteremo al cliente la serie di “candidati” scritti con un font senza grazie per farli familiarizzare con il suono e con il loro potenziale evocativo.

Dopo avergli presentato tutte le varie sfumature della ricerca, non gli chiederemo però di sceglierne uno, quanto di fornirci una classifica, perché… il processo non è terminato.

5. RICERCA SUL REGISTRO MARCHI E BREVETTI

La fase successiva infatti è la ricerca nel registro marchi e brevetti Europeo, per valutarne l’unicità.
Ci avvaliamo di uno studio legale che si occupa di brand per una ricerca di anteriorità ed un consulto in modo da evitare errori.

Diciamo sempre ai nostri interlocutori di non affezionarsi troppo al primo in classifica perché può capitare che venga bocciato nella fase di valutazione dallo studio legale.

Ed è così che arriviamo alla fine del processo e ad un naming definitivo… adesso c’è da registrarlo presso l’ufficio marchi e brevetti… e progettare il Logo.

Ma questa è un’altra storia
(Se ti interessa l’argomento puoi dare uno sguardo qui, al nostro articolo quali e quanti tipi di logo esistono).

 

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